mercoledì 8 luglio 2015

Semi di Anguria: Come Utilizzarli e Quanto Fanno Bene

E’ tempo di angurie, rosse, succose, dolci e… piene di semini neri!




Sappiamo tutti quanto sia buona l’anguria ma oggi vogliamo soffermarci su quei piccoli semini neri che normalmente scartiamo quando mangiamo il frutto, forse non tutti sanno che sono ricchi di proprietà benefiche e che in Asia e Medio Oriente li tostano e li mangiano normalmente tutto l’anno, addirittura in Egitto è uno degli snack salati preferiti.

I semi di anguria possono essere anche usati per fare oli, minestre e tè, e proprio per il loro alto contenuto di acidi grassi essenziali, proteine e sali minerali sono un ottimo contributo per la salute, aiutano ad abbassare il colesterolo e a regolare la pressione arteriosa.
Sono inoltre ricchi di ferro, zinco e magnesio che aiutano a metabolizzare i carboidrati e gli zuccheri nel sangue e a ridurre l’azione dei radicali liberi.

Le vitamine del gruppo B contenute in essi, come la niacina, l’acido folico, la tiamina, la riboflavina, la vitamina B6 e l’acido pantotenico ( B5) aiutano il funzionamento del sistema nervoso, dell’apparato digerente e della salute della pelle.
Hanno anche proprietà diuretiche, stimolano il sistema renale ad eliminare l’eccesso di liquidi del corpo, e proprietà lassative grazie al loro alto contenuto di fibre che stimolano la motilità intestinale.
Coi semi di anguria si possono fare diverse cose, vanno lavati e asciugati e poi fatti essiccare all’aria, in questo modo potete usarli per creare nuove piantinel’anno prossimo oppure potete realizzare delle collane o dei braccialetti!
I semi sono facili da forare anche solo con un ago, e possono essere usate al posto delle perline per realizzare bijou davvero interessanti.
Come con i noccioli di ciliegia, i semi di lino o il sale caldo, è possibile utilizzarli per creare dei cuscinetti termici caldi o freddi da applicare per alleviare i dolori alla cervicale, contusioni, ematomi…
Se invece volete mangiarli, vi consiglio di provarli tostati, lavateli, fateli asciugare bene e poi disponeteli su di una teglia con della carta da forno, un filo d’olio d’oliva e del sale… 10-15 minuti a 180°C e sono pronti da rosicchiare. Attenzione a non esagerare a mangiarli con la buccia, potrebbero creare “intoppi” intestinali, sarebbe meglio sbucciarli.
Se vi piacciono le spezie potete frullare i semi di anguria con peperoncino, aglio e sale, una volta ottenuto un composto omogeneo lasciate essiccare tutto al sole… è perfetto per insaporire qualsiasi cosa!
La ricetta originale dice di utilizzare semi e peperoncini tostati, macinarli fino ad ottenere una polvere fine e poi aggiungere l’aglio e completare la macinatura. Aggiungere il sale e lasciare essiccare bene sopra una teglia.
Per ottenere una bevanda dissetante e ricca di tutte le sostanze benefiche dell’anguria potete far bollire due litri d’acqua e versarli  in 4 cucchiai di semi macinati; lasciare in infusione per 10-15 minuti e servirla dopo averla filtrata.

semi di anguria possono essere usati anche per insaporire il pane, i crackers, i biscotti, i muffing o il muesli, basterà tostarli ed utilizzarli come si utilizzano i semi di zucca o di girasole.
Potete anche farne un ottimo olio, conosciuto anche con il nome di olio di melone Kalahari, il suo nome deriva dal deserto africano, dove l’olio è molto apprezzato per la sua azione nutriente. Per ottenerlo bisogna essiccare i semi e spremerli a freddo in ciotole di legno, il suo colore è giallognolo e il profumo ricorda l’olio di noci.
Quest’olio è un toccasana per tutti i tipi di pelle e grazie alla grande concentrazione di acidi grassi è ottimo per purificare la pelle dagli eccessi di sebo. E’ ottimo anche per lenire la cute dei bambini e per mantenere l’elasticità della pelle, aiutandola anche in caso di infiammazioni e irritazioni.

Una volta ottenuto l’olio di semi di anguria, va conservato in recipienti di vetro scuro e lontano dalle fonti di luce.
Ora che sapere come utilizzarli al meglio non buttateli via quando mangiate l’anguria, ma conservateli gelosamente… e se per caso avete un topino, un criceto o uno scoiattolo provate a dargliene un po’, ne sono golosissimi!


Fonte http://www.eticamente.net/43288/semi-di-anguria-come-utilizzarli-e-quanto-fanno-bene.html


domenica 5 luglio 2015

Recensione L'Oreal La Palette Nude Rosè

Ciao ragazze!

Oggi vi parlo della nuova Palette Nude Rosè de L'Oréal.


Presa un paio di mesi fa ( circa 20 euro) ,  ho avuto modo di testarla bene.




Il packaging è molto minimal e compatto, infatti trovo questa palette molto comoda da portare in borsa, e ha un buono specchio.
Questa palettina è davvero molto versatile: è composta da 10 ombretti.
I colori sono molto belli,troviamo dei toni freddi dal rosa al grigio, dal malva al viola. Questi colori enfatizzano molto gli occhi castani tendenti al verde.
Il finish dei 10 ombretti varia dall'opaco allo shimmer.
Il primo ombretto ( il più chiaro, color champagne) può essere utilizzato anche come highlighter .

I toni medi sono tanti e abbiamo davvero molte possibili combinazioni ( dalle più semplici alle più elaborate). Il pennello devo dirvi che è carino, non come i soliti pennelli che troviamo  dentro le palette, è a doppia punta ( una in setole naturali e una a spugnetta).

La qualità degli ombretti è molto buona, infatti sono abbastanza pigmentati , hanno un'ottima durata e sono facilmente sfumabili.

Questa palette mi ha soddisfatto parecchio per la qualità e per i colori che contiene.

Fatemi sapere se l'avete provata!

Vi lascio questo tutorial della Make Up Artist LISA ELDRIDGE che realizza due look diversi con questa palette.



A presto,
BM

venerdì 3 luglio 2015

Hennè Nero, l'Indigo per dei capelli setosi e sani

Ciao ragazze, 
oggi vi parlo dell'Hennè nero: l'Indigo.




L’Indigo (Indigofera Tintoria) è una pianta tintoria che viene utilizzata da secoli per tingere i capelli o le stoffe di nero e viene solitamente chiamata anche hennè , proprio perché utilizzata per tingere i capelli.
L’Indigo , al contrario dell’Hennè rosso ( Lawsonia Inermis) , rilascia la molecola colorante in fase alcalina, quindi non occorre fare ossidare la polvere e attendere prima dell’applicazione, ma si può praparare la pappetta al momento e usarla subito.

E’ importante preparare l’Indigo ( lo stesso vale per l’hennè rosso) in una ciotola di plastica e non utilizzare utensili di metallo.

L’Indigo deve essere mescolato con acqua o tè nero a una temperatura di massimo 50 °C proprio perché l’acqua eccessivamente calda o bollente inibisce la colorazione, allo stesso modo non bisogna utilizzare alcun elemento acido per lo stesso motivo. Un consiglio datomi da una ragazza maghrebina è di utilizzare l’acqua in cui vengono bollite le bucce di melenzana, così facendo il colore  dei capelli avrà una sfumatura nero blu.




Potete aggiungere un cucchiaino di sale nell’impasto, per avere un colore che dura più  a lungo.
L’applicazione deve avvenire sui capelli asciutti e puliti. Il tempo di posa può variare da mezz’ora a 3 ore, a seconda della sfumatura che si desidera . 
E’ importantissimo , al risciacquo, lavare i capelli semplicemente con acqua e non fare lo shampoo perché l’Indigo continua a colorare nella 48 ore successive al risciacquo.

Come l’hennè rosso, l’Indigo macchia e per questo vi consiglio di utilizzare degli asciugamani vecchi o che utilizzare solo per tingere i capelli. In caso di macchie per terra o nel lavandino, vi consiglio di pulire per terra subito con uno straccio umido e il lavandino con un po’ di spray alla candeggina ( mi raccomando utilizzate i guanti).

L’indigo e la Lawsonia Inermis, se puri al 100% , possono essere utilizzati tranquillamente anche in gravidanza.



La consistenza dell’Indigo è un po’ più molliccia rispetto a quella della Lawsonia Inermis ( Hennè rosso), quindi l’applicazione è decisamente più difficile.

I benefici dell’Indigo sono gli stesso dell’Hennè Rosso, i capelli diventano più lucidi e forti e viene riequilibrata la produzione di sebo.

L'Indigo NON copre i capelli bianchi, quindi se volete coprirli prima dovete utilizzare  l'hennè rosso e poi l'indigo, come vi ho spiegato nel mio post precedente.


Io per adesso utilizzo l’Hennè Rosso, però non escludo la possibilità di passare all’Indigo.


A presto,
BM